Pianificazione ospedaliera fuori legge

Care amiche, Cari amici degli ospedali di valle,
qui sotto trovate il nostro comunicato nel quale prendiamo posizione su quello che si può ben considerare lo scandalo della Pianificazione ospedaliera. A Bellinzona già da fine 2016  si sapeva che vari elementi della PO, votata a fine 2015, non sono conformi al diritto federale e quindi illegali. Ciononostante si è continuato nella sua applicazione che è andata soprattutto a detrimento degli ospedali di Acquarossa e di Faido. A far saltare il coperchio della pignatta è stata una decisione del TAF – Tribunale Amministrativo Federale del 25 febbraio 2019.

Ora si potrà forse ripartire tenendo conto anche della nostra Iniziativa per cure mediche e ospedaliere di prossimità. Un dibattito politico che si farà in Gran Consiglio, sarà quindi importante che lì ci siano persone che sappiano difendere gli ospedali di valle e la medicina di prossimità. Nella legislatura che sta per terminare si sono battuti a Bellinzona i nostri membri di comitato Franco Celio, Gina La Mantia e Matteo Pronzini, che qui  ringraziamo per tutto quello che hanno fatto e che speriamo continueranno a fare per la nostra battaglia. Franco, e ce ne dispiace molto, non si ricandida ma ci auguriamo che Gina La Mantia (Lista PS) e Matteo Pronzini (Lista MPS) vengano rieletti brillantemente.

Grazie per il vostro contributo.

Tiziana Mona
(presidente)

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COMUNICATO dell’ Associazione per gli ospedali di valle

Pianificazione ospedaliera fuori legge

 

Una vera opportunità perché tutto è da rifare

L’Associazione per gli ospedali di valle ritiene che la Pianificazione ospedaliera votata dal Gran Consiglio nel 2015 ha ricevuto il colpo di grazia con due decisioni del TAF Tribunale Amministrativo Federale. Ora si deve ripartire di nuovo, una vera opportunità per una Pianificazione ospedaliera al servizio di tutti, di qualità e di prossimità. Ci siamo sempre battuti contro questa PO, formulata dal Gran Consiglio dopo una gestazione a dir poco laboriosa con dibattiti interminabili durati più di due anni, che penalizza i nostri ospedali di valle, proponendo il loro ridimensionamento (se non una chiusura) e aprire ancora di più le porte alla sanità privata.
Siamo stati in prima fila nel referendum vinto nel giugno del 2016 contro la modifica della Legge sull’EOC. Quando il DSS ha fatto come se niente fosse accaduto e non ha capito il segnale giunto dalla popolazione, abbiamo lanciato con successo (quasi 15’000 firme) l’Iniziativa per cure mediche e ospedaliere di prossimità, per salvare i nostri ospedali. Quanto DSS e EOC stavano facendo con l’infelice Pianificazione è stato unicamente il ridimensionamento dell’Ospedale di Bellinzona e valli, in particolare ad Acquarossa e a Faido. Da Acquarossa è stata tolta la geriatria che era uno dei vanti dell’istituto, a Faido è stato decapitato il reparto di medicina acuta con la drastica riduzione dei posti letti e la scomparsa del primario a tempo pieno. Ad Acquarossa sono giunti i nuovi letti AMI, un reparto per pazienti che necessitano di cure mediche acute di minore intensità. Una proposta interessante e apprezzata ma messa in vigore con un vero pasticciaccio. Il TAF nella sua sentenza del 25 febbraio 2019, esprimendosi sui ricorsi di due cliniche private in materia di assegnazione dei mandati, afferma “… è chiaro che la forma ibrida che costituiscono i reparti acuti di minor intensità come prevista dalla legislazione cantonale viola il diritto federale.” Quindi reparti fuori legge ed ora a rischio. Si dovrà fare il possibile per salvarli trovando le soluzioni pianificatori e di finanziamento corrette. Cosa che non ha fatto il DSS pur già sapendo del problema dalla fine del 2016. Sempre nella sentenza del 25.2.1019 il TAF dichiara infatti che l’UFAS – Ufficio federale delle assicurazioni sociali già in data 7 novembre 2016 affermava che “in sostanza la pianificazione effettuata dal Canton Ticino non è conforme al diritto federale”.
Noi diciamo basta tergiversare e menar il can per l’aia. Gli ospedali di Acquarossa e di Faido devono ritornare ad essere dei VERI OSPEDALI PER LE CURE DI MEDICINA DI BASE NELL’AMBITO ACUTO: Ospedali ben organizzati, sostenuti nell’ambito della medicina interna generale da tutti i supporti tecnici e dai servizi specialistici necessari, Pronto soccorso 24h su 24h, 7 giorni su 7, cure ambulatoriali, presenza regolare di specialisti. Fondamentale inoltre che ci sia una massa critica di pazienti (letti di medicina acuta) affinché gli ospedali possano fungere da polo formativo per assistenti che in futuro saranno i tanto necessari medici di base.

È quanto chiediamo con la nostra Iniziativa per cure mediche e ospedaliere di prossimità che dal giugno del 2017 giace in qualche cassetto a Bellinzona. Ci attendiamo dai neo eletti in Consiglio di Stato e Gran Consiglio che affrontino immediatamente la procedura per un nuovo processo di Pianificazione e affinché il popolo possa rapidamente votare sia sulla nostra sia su quella Per la qualità e la sicurezza delle cure ospedaliere. Due proposte concrete per migliorare la sanità ticinese al servizio dei cittadini e delle cittadine di tutto il Cantone.

Associazione per gli ospedali di valle

Tiziana Mona
Presidente

13 marzo 2019

PIANIFICAZIONE OSPEDALIERA, QUO VADIS?

Ambrì, 8 marzo 2019

INTERPELLANZA urgente di Franco Celio

Premessa 1

Il sottoscritto deputato, pur conscio del fatto che un’interpellanza non può, formalmente, essere definita “urgente”, ha l’immodestia di credere che le comande oggetto del presente atto parlamentare rivestano effettivamente carattere di urgenza. Si permette pertanto di auspicare una risposta il più rapida possibile; se nulla osta già nel corso della sessione parlamentare di settimana prossima, tanto più che l’inevitabile rallentamento dell’attività legislativa, conseguente alle elezioni del prossimo aprile, farà sì che la stessa potrebbe ottenere risposta non prima della sessione di giugno (quando peraltro il sottoscritto non sarà più membro del Legislativo, per cui l’atto parlamentare in oggetto sarà considerato decaduto).

Premessa 2

Negli scorsi giorni i mezzi d’informazione hanno reso noto che il Tribunale amministrativo federale avrebbe accolto i ricorsi contro la Pianificazione ospedaliera cantonale presentati da due cliniche private, per cui l’attribuzione dei mandati andrebbe riveduta. Oggi si è poi saputo che nella medesima sentenza (o con atto separato, poco importa), lo stesso Tribunale avrebbe pure dichiarato “fuori legge” anche i cosiddetti “letti AMI” (“acuti di minore intensità”) introdotti nella Pianificazione stessa.

Domande

Di fronte a queste informazioni, il cittadino si chiede:
1. Corrispondono al vero?
2. Se sì, in che modo il Cantone intende reagire?
3. Per quanto concerne i “letti AMI”, come si reagirà? Gli ospedali cui sono stati attribuiti ne saranno privati? Entro quando?

Ringrazio per la comprensione e porgo i migliori saluti,

Franco Celio

IL municipio di Prato Leventina scrive a DSS e EOC

Nel corso del mese di novembre il municipio di Faido in seguito alla riduzione dei posti letti di medicina all’Ospedale distrettuale ha inviato una lettera al DSS e all’EOC. Di seguito i comuni della Leventina si sono uniti alla protesta con lettere analoghe a questa che pubblichiamo di Prato Leventina. L’EOC ha risposto a queste critiche e sollecitazioni con una lunga lettera di 8 pagine. Il municipio di Faido ha chiesto di discuterne con rappresentanti dell’ente. L’incontro con l’EOC avverrà prossimamente e vi parteciperanno rappresentanti dei Comuni leventinesi e dell’Associazione per gli ospedali di valle.

La lettera del municipio di Prato Leventina a DSS e EOC

Lettera DSS