RIUSCITA L’INIZIATIVA POPOLARE CANTONALE “PER CURE MEDICHE E OSPEDALIERE DI PROSSIMITÀ”.

Consegnate alla  Cancelleria del Cantone  le firme a sostegno dell’Iniziativa popolare cantonale “Per cure mediche e ospedaliere di prossimità”

Venerdì 26 maggio i rappresentanti dell’Associazione per gli ospedali di valle hanno consegnato alla  Cancelleria del Cantone  le firme a sostegno dell’Iniziativa popolare cantonale “Per cure mediche e ospedaliere di prossimità”. L’iniziativa con il suo approccio propositivo per una definizione della politica sanitaria cantonale che tenga conto dei bisogni di tutta la popolazione indipendentemente dal luogo di residenza e che si stacchi dall’imperativo della centralizzazione ad oltranza ha ottenuto un grande consenso popolare. Sono infatti più di 14’000 le firme raccolte in tutto il Cantone, un risultato fra i tre più alti degli ultimi dieci anni. L’iniziativa chiede

– cure di base eque su tutto il territorio cantonale

– la promozione della medicina di famiglia

– e la formazione di medici di famiglia, segnatamente negli ospedali di zona (o situati nelle regioni considerate discoste), la creazione in questi ospedali di centri di competenza nell’ambito delle cure stazionarie e ambulatoriali, della geriatria, delle cure palliative e della riabilitazione.

!cid_4B01AB71-C6CE-47B5-85C9-169F1AB543D9@home

!cid_3CB83D78-4D75-4D24-AAFE-1D211D8F11D8@home

!cid_3A9DD65F-E2A7-4070-8862-762A84564CE3@home

Comunicato dell’ORDINE DEI MEDICI DEL CANTON TICINO

Care colleghe
Cari colleghi

In data 10 maggio 2017 il Consiglio Direttivo ha esaminato il testo dell’iniziativa popolare legislativa “Per cure mediche e ospedaliere di prossimità” presentata in Assemblea generale OMCT dal Prof. Sebastiano Martinoli e in CD dal collega di Consiglio, Dr. Moreno Guidicelli, Presidente del Circolo Medico Tre Valli.

Dopo un’approfondita discussione, il CD ha deciso il pieno sostegno all’iniziativa ed invita tutti i colleghi a sostenere la stessa facendo firmare il formulario di adesione scaricabile al seguente link  http://m4.ti.ch/fileadmin/GENERALE/DIRITTIPOLITICI/Iniziative_e_referendum/FU/Iniziative/2017/modulo_raccolta_firme_cure_mediche_ospedaliere_di_prossimita.pdf
o da richiedere direttamente al segretariato OMCT.

Vi ricordiamo che le firme dovranno essere distinte secondo il comune di residenza (esempio: tutti gli abitanti di Lugano in un unico formulario così come un unico formulario per tutti gli abitanti di Bellinzona)

Infine ci preme ricordarvi che il termine di inoltro delle firme è il 19 maggio 2017.

Vi ricordiamo che l’iniziativa vuole garantire l’accessibilità alle cure mediche di base, promuovere la medicina di famiglia anche e soprattutto nelle regioni periferiche; contemporaneamente vuole favorire l’implementazione di posti di formazione per medici nelle strutture ospedaliere del territorio.

Questa iniziativa delle cure mediche ospedaliere di prossimità permette altresì un miglior rapporto tra qualità delle cure e costi sanitari, conformemente a quanto richiede da sempre la LAMal: cure accessibili per tutti, di qualità e economicamente sostenibili.

Un cordiale saluto e buon lavoro a tutti

Dr. med. Franco Denti
Presidente OMCT

OMCT

ORDINE DEI MEDICI DEL CANTON TICINO
www.omct.ch

Via Cantonale
Stabile Qi
6805 Mezzovico Tel. 091 930 63 00
Fax. 091 930 6301
info@omct.ch

Castelrotto-131.JPG

PER CURE MEDICHE E OSPEDALIERE DI PROSSIMITÀ

Il Circolo medico Tre Valli, invita a sottoscrivere l’iniziativa per cure mediche ed ospedaliere di prossimità

di Moreno Guidicelli*

Il 1.4.2017 è stata lanciata la raccolta delle firme per l’iniziativa per cure mediche ed ospedaliere di prossimità. Si tratta di un’iniziativa legislativa generica che in sostanza vuole vincolare nella legge la presenza negli ospedali di zona di un Pronto Soccorso (di tipo B, cioè che non richiede la presenza di un servizio di chirurgia nè di cure intense), aperto 24h/24 e 7/7 giorni, nonchè di cure stazionarie acute (per la medicina interna e per la geriatria) con conseguente adeguata presenza di personale medico-sanitario. L’iniziativa si riallaccia all’articolo 117a della Costituzione federale per la promozione della medicina di base e di famiglia, plebiscitato il 18.5.2014 sia a livello ticinese che svizzero, articolo che finora non ha avuto nessun riscontro pratico in Ticino.

A scanso di equivoci, è importante sottolineare che l’iniziativa non vuole riportare la chirurgia negli Ospedali di Faido o di Acquarossa, nè tantomeno è contraria ad un Ospedale Cantonale universitario dove mettere sotto un unico tetto la medicina e la chirurgia di punta, che rappresentano tuttavia ca.il 10% della casistica. E’ infatti provato che in caso di patologie rare la concentrazione apporta un beneficio sia a livello di prognosi (maggiore expertise dei medici) sia a livello economico. D’altro lato, va pure sottolineato che un ospedale altamente specialistico non dovrebbe occuparsi di patologie “di routine” perchè ciò rappresenterebbe un uso poco appropriato di tempo e di risorse (Prof. Hoppeler, Bollettino dei medici svizzeri 2014; 95:39).

È importante ribadire che gli ospedali di zona offrono un servizio indispensabile e complementare ai medici attivi sul territorio delle Tre Valli, dove si calcola una densità di 1 medico per 720 abitanti, mentre a livello ticinese si ha un rapporto di 1:250. Inoltre, mediante l’iniziativa si vogliono garantire posti di formazione per medici di base, in un periodo dove c’è carenza di professionisti e dove manca il fisiologico ricambio generazionale della classe medica. Tale compito formativo rappresenta pure un’opportunità di “agganciare” i medici in formazione sul nostro territorio.

Negli ospedali di zona si pratica una medicina di ottimo livello pur avendo a disposizione meno mezzi diagnostici rispetto ad un ospedale regionale. Nella medicina si parla sempre più di “choosing wisely” cioè di scegliere in modo ponderato le opzioni diagnostiche che comportino delle conseguenze terapeutiche con un beneficio reale al paziente. Gli ospedali di Acquarossa e di Faido, a giusta ragione,  possono ritenersi dei pionieri in questo ambito che permette di ridurre la spesa sanitaria, fatto che si riflette in un risparmio di ca. 1/3 sui costi di degenza, pur mantenendo una medicina di qualità.

Inoltre va tenuta presente l’importante funzione di “triage” dei pazienti che necessitano effettivamente di un trasferimento all’Ospedale regionale di riferimento, permettendo di non sovraccaricare ulteriormente i servizi del nosocomio maggiore.

Questi sono alcuni degli argomenti per i quali vi invitiamo, pure come Circolo medico Tre Valli, a sottoscrivere l’iniziativa per cure mediche ed ospedaliere di prossimità, il cui testo è scaricabile alla pagina ospedalidivalle/form.

* Presidente del Circolo medico Tre Valli.

Camera Acquarossa.jpg

  • Apparso sul Corriere del Ticino di mercoledì 10 maggio 2013.

PER UNA RETE SANITARIA DI PROSSIMITÀ

Lanciata un’iniziativa popolare per promuovere su tutto il territorio cure di base eque e, tramite gli ospedali di zona, le cure acute stazionarie e ambulatoriali

di Francesco Bonsaver

Un gruppo di medici, di cittadini e politici di diversi partiti ha promosso un’iniziativa a difesa di una rete di cure mediche e ospedaliere di prossimità. Costa meno e fa il bene dei pazienti.
Se per gli interventi altamente specialistici nessuno contesta la necessità di concentrarli in un’unica struttura ospedaliera dove accumulare sapere e macchinari, per le cure di base il discorso si rovescia. Una rete capillare nel territorio garantisce una miglior qualità, una minor spesa ed è nell’interesse della salute dei pazienti. Tanto più che le cure altamente specialistiche riguardano il 10%, mentre il restante 90% è di base. Per perorare questa causa, un gruppo di cittadini, di medici e politici di diversi schieramenti hanno promosso un’iniziativa cantonale «Per cure mediche e ospedaliere di prossimità». La raccolta firme è già partita il 1° aprile e il tempo stringe, dovendo raccogliere settemila firme entro la fine di maggio. L’iniziativa chiede di realizzare la promozione della medicina di base e di famiglia sancita nell’articolo 117 della Costituzione e plebescitata dagli svizzeri nel 2014 con l’87,7% di voti favorevoli. Se tutti gli altri cantoni hanno già adottato misure per applicare la decisione popolare, in Ticino nulla si è mosso.
Ad esempio, la Fondazione per la promozione della formazione in medicina di famiglia che sostiene finanziariamente la creazione di posti di formazione per medici di base, afferma che l’unico cantone a non averne fatto richiesta è il Ticino. Eppure, stando al comitato d’iniziativa, le opportunità non mancherebbero. Gli ospedali di zona, quali Faido, Acquarossa e Castelrotto, sono considerati luoghi di formazione ideali per medici generalisti (cioè di famiglia) perché consentono di confrontarsi con le più diverse patologie. Ciò favorirebbe l’inserimento di nuovi medici di famiglia in queste regioni, di cui si sente una forte mancanza. Medici di base la cui funzione primaria di un sistema di sanità di qualità è riconosciuta da tutti. A parole, almeno.
In particolare, l’ospedale di Acquarossa in Val di Blenio è stato a lungo considerato dall’Eoc polo della geriatria sopracenerina, luogo dunque ideale per una formazione specifica postgraduata. Eppure il Dss e direzione Ente ospedaliero cantonale avevano previsto di chiuderla. Ma dopo la pesante sconfessione in votazione popolare con la bocciatura della modifica di legge Eoc che avrebbe spianato la via alla privatizzazione e la risicata sconfitta   dell’iniziativa «Giù le mani dagli ospedali», la politica cantonale sanitaria appare paralizzata. Della pianificazione ospedaliera non si hanno più notizie da tempo.
Ma nel silenzio mediatico, gli intenti del Dss guidato da Paolo Beltraminelli proseguono, stando agli iniziativisti.
Illuminanti in questo senso le parole del dottor Sebastiano Martinoli, primo firmatario dell’iniziativa e primario di chirurgia alla Clinica Luganese Moncucco, in una lettera pubblicata sul Giornale del Popolo. «Vogliamo ospedali di valle efficienti e siamo stufi che ad ogni mossa del duo Eoc/Dss capiti alla medicina ospedaliera delle valli quello che succede a una forma di formaggio incustodita: ad ogni mossa politica centralistica di Eoc/Dss un topo ne mangia via un pezzetto e alla fine non ci sarà più formaggio».
Gli iniziativisti vogliono dunque salvare il “formaggio”, «mantenere la piena efficacia dei nostri ospedali di valle poiché ci permettono di curare la maggior parte delle malattie dei nostri vallerani a “chilometro zero” e a costi contenuti – prosegue il dottor Martinoli –. La giornata di cura negli ospedali di valle costa 800 franchi, mentre a Bellinzona 1.200. Acquarossa costa sui dodici milioni all’anno (con 8 milioni di salari distribuiti in valle) mentre l’Eoc ha aumentato in cinque anni i costi totali di esercizio da 520 milioni a 638 milioni, ossia 10 volte il costo dell’esercizio dell’Ospedale di Acquarossa».

Apparso sul settimanale AREA  del 28 aprile 2017

Area.jpg

Scarica la pagina di AREA, nella quale è pure inserito un articolo a difesa del servizio postale, “Salviamo la posta
ARE_07_28.04_011

IL CIRCOLO MEDICO TRE VALLI SOSTIENE L’INIZIATIVA “PER CURE MEDICHE E OSPEDALIERE DI PROSSIMITÀ”

Il Circolo medico Tre Valli, riunitosi in Assemblea il 27.4.2017, ha deciso di sostenere in modo convinto l’INIZIATIVA PER CURE MEDICHE E OSPEDALIERE DI PROSSIMITÀ.

Queste le finalità:

– un’accessibilità alle cure mediche di base anche nelle regioni discoste, concretizzando finalmente l’articolo 117a) della Costituzione federale approvato dal popolo ticinese e svizzero a larga maggioranza il 18.5.2014, che recita “Nell’ambito delle loro competenze, la Confederazione e i Cantoni provvedono affinché tutti abbiano accesso a cure mediche di base sufficienti e di qualità. Entrambi riconoscono e promuovono la medicina di famiglia come componente fondamentale di tali cure”.

– una medicina di qualità a costi contenuti.

– Per mantenere i posti di formazione per i medici, creando i presupposti per installarsi sul territorio (dove abbiamo un medico ogni 720 abitanti, con una media ticinese di un medico ogni 250).

Invitiamo pertanto tutti coloro che condividono questi intenti a sottoscrivere l’INIZIATIVA PER CURE MEDICHE E OSPEDALIERE DI PROSSIMITÀ.

Il Presidente del CMTV
Dr.med. Moreno Guidicelli

Il Vicepresidente
Dr. Med. Sandro Bonetti
m_als3.jpg