11 marzo 201
INTERROGAZIONE di Gina La Mantia
Alla luce delle recenti sentenze del Tribunale amministrativo federale per quanto riguarda l’attribuzione dei mandati e la non conformità alla legge superiore del contributo di 30 franchi richiesto al paziente per i letti AMI, diventa palese che la pianificazione ospedaliera è da rifare.
Le due iniziative depositate nel mese di giugno del 2017 “Per cure mediche e ospedaliere di prossimità” e “Per la qualità e la sicurezza delle cure ospedaliere” contengono delle proposte concrete per affrontare la nuova pianificazione su delle basi più solide, che tenga conto dei criteri di fabbisogno e che favorisca le cure di prossimità e che conferisca agli ospedali di valle un ruolo innovativo nella panoramica sanitaria ticinese.
Fatte queste premesse, e rimandando inoltre all’odierno comunicato stampa del Partito Socialista, ci permettiamo di sottoporre al Consiglio di Stato le seguenti domande:
- Alle luce delle recenti sentenze del Tribunale amministrativo federale, come intende agire?
- Quando intende iniziare la nuova pianificazione ospedaliera?
- Che futuro prevede per i letti AMI in generale e per l’ospedale di Acquarossa?
- Come intende sciogliere il nodo della non conformità al diritto superiore del metodo di finanziamento dei letti AMI?
L’iniziativa “Per la qualità e la sicurezza delle cure ospedaliere” chiede di adottare dei criteri ben precisi e trasparenti per determinare gli istituti sanitari d’interesse pubblico, criteri come, tra altri, il fabbisogno indispensabile di cure.
- Non ritiene il Consiglio di Stato che, applicando quanto chiesto dall’iniziativa, la nuova pianificazione risulterebbe conforme a quanto stabilito dal Tribunale amministrativo federale in merito ai due ricorsi delle cliniche Santa Chiara e Moncucco?
Con stima
Gina La Mantia