Nuovi ambulatori specialistici a Faido

L’opinione di  Rossano Solèr, Dr. med.*

In riferimento all’articolo “Dal dottore in valle”, apparso su
La Regione del 28.06.2017 a  pag 9.

Iniziative come quella descritta (creazione di un ambulatorio pediatrico e di 4 ambulatori
specialistici a Faido), seppur lodevoli per quel che concerne l’ambulatorio pediatrico, non
possono essere considerate una vera risposta alla mancanza di medici di famiglia nelle zone
periferiche, come traspare velatamente dall’articolo.
A noi medici di famiglia la presenza sul territorio di un pediatra 1/2 giornata/settimana aiuta
poco, dovremo sempre essere disponibili le altre 4 ½ giornate.
Mi lascia però perplesso la prevista futura creazione di 4 nuovi ambulatori specialistici
(ginecologia, radiologia, chirurgia, ortopedia) che di fatto da decenni già esistono e
funzionano a 200 metri di distanza presso l’ospedale di Faido dove settimanalmente sono
operativi consulenti delle stesse specialità. Spero solo che la presenza di questi doppioni non
portino in futuro ad un ulteriore smantellamento delle prestazioni dell’ospedale di Faido
(vista la vicina alternativa privata…).
Segnalo inoltre che nè il pediatra, nè gli specialisti consulenti partecipano al picchetto
medico e in media-alta Leventina tra meno di due anni rimarrà per questo servizio un solo
medico disponibile (tutti gli altri avranno più di 60 anni).
Per il futuro della medicina di base in Leventina (e non solo) non serve creare ambulatori
specialistici ma bisognerebbe favorire l’insediamento di generalisti ben formati, che possano
partecipare al servizio di picchetto e che abbiano possibilmente assolto parte della
formazione anche in ospedali periferici come quello di Faido in modo da essere
sufficientemente abituati a “lavorare con meno tecnologia” e più esperienza clinica.

*Dr. Rossano Solèr, Medicina Interna Generale FMH, Faido

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Comunicato dell’ORDINE DEI MEDICI DEL CANTON TICINO

Care colleghe
Cari colleghi

In data 10 maggio 2017 il Consiglio Direttivo ha esaminato il testo dell’iniziativa popolare legislativa “Per cure mediche e ospedaliere di prossimità” presentata in Assemblea generale OMCT dal Prof. Sebastiano Martinoli e in CD dal collega di Consiglio, Dr. Moreno Guidicelli, Presidente del Circolo Medico Tre Valli.

Dopo un’approfondita discussione, il CD ha deciso il pieno sostegno all’iniziativa ed invita tutti i colleghi a sostenere la stessa facendo firmare il formulario di adesione scaricabile al seguente link  http://m4.ti.ch/fileadmin/GENERALE/DIRITTIPOLITICI/Iniziative_e_referendum/FU/Iniziative/2017/modulo_raccolta_firme_cure_mediche_ospedaliere_di_prossimita.pdf
o da richiedere direttamente al segretariato OMCT.

Vi ricordiamo che le firme dovranno essere distinte secondo il comune di residenza (esempio: tutti gli abitanti di Lugano in un unico formulario così come un unico formulario per tutti gli abitanti di Bellinzona)

Infine ci preme ricordarvi che il termine di inoltro delle firme è il 19 maggio 2017.

Vi ricordiamo che l’iniziativa vuole garantire l’accessibilità alle cure mediche di base, promuovere la medicina di famiglia anche e soprattutto nelle regioni periferiche; contemporaneamente vuole favorire l’implementazione di posti di formazione per medici nelle strutture ospedaliere del territorio.

Questa iniziativa delle cure mediche ospedaliere di prossimità permette altresì un miglior rapporto tra qualità delle cure e costi sanitari, conformemente a quanto richiede da sempre la LAMal: cure accessibili per tutti, di qualità e economicamente sostenibili.

Un cordiale saluto e buon lavoro a tutti

Dr. med. Franco Denti
Presidente OMCT

OMCT

ORDINE DEI MEDICI DEL CANTON TICINO
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PER CURE MEDICHE E OSPEDALIERE DI PROSSIMITÀ

Il Circolo medico Tre Valli, invita a sottoscrivere l’iniziativa per cure mediche ed ospedaliere di prossimità

di Moreno Guidicelli*

Il 1.4.2017 è stata lanciata la raccolta delle firme per l’iniziativa per cure mediche ed ospedaliere di prossimità. Si tratta di un’iniziativa legislativa generica che in sostanza vuole vincolare nella legge la presenza negli ospedali di zona di un Pronto Soccorso (di tipo B, cioè che non richiede la presenza di un servizio di chirurgia nè di cure intense), aperto 24h/24 e 7/7 giorni, nonchè di cure stazionarie acute (per la medicina interna e per la geriatria) con conseguente adeguata presenza di personale medico-sanitario. L’iniziativa si riallaccia all’articolo 117a della Costituzione federale per la promozione della medicina di base e di famiglia, plebiscitato il 18.5.2014 sia a livello ticinese che svizzero, articolo che finora non ha avuto nessun riscontro pratico in Ticino.

A scanso di equivoci, è importante sottolineare che l’iniziativa non vuole riportare la chirurgia negli Ospedali di Faido o di Acquarossa, nè tantomeno è contraria ad un Ospedale Cantonale universitario dove mettere sotto un unico tetto la medicina e la chirurgia di punta, che rappresentano tuttavia ca.il 10% della casistica. E’ infatti provato che in caso di patologie rare la concentrazione apporta un beneficio sia a livello di prognosi (maggiore expertise dei medici) sia a livello economico. D’altro lato, va pure sottolineato che un ospedale altamente specialistico non dovrebbe occuparsi di patologie “di routine” perchè ciò rappresenterebbe un uso poco appropriato di tempo e di risorse (Prof. Hoppeler, Bollettino dei medici svizzeri 2014; 95:39).

È importante ribadire che gli ospedali di zona offrono un servizio indispensabile e complementare ai medici attivi sul territorio delle Tre Valli, dove si calcola una densità di 1 medico per 720 abitanti, mentre a livello ticinese si ha un rapporto di 1:250. Inoltre, mediante l’iniziativa si vogliono garantire posti di formazione per medici di base, in un periodo dove c’è carenza di professionisti e dove manca il fisiologico ricambio generazionale della classe medica. Tale compito formativo rappresenta pure un’opportunità di “agganciare” i medici in formazione sul nostro territorio.

Negli ospedali di zona si pratica una medicina di ottimo livello pur avendo a disposizione meno mezzi diagnostici rispetto ad un ospedale regionale. Nella medicina si parla sempre più di “choosing wisely” cioè di scegliere in modo ponderato le opzioni diagnostiche che comportino delle conseguenze terapeutiche con un beneficio reale al paziente. Gli ospedali di Acquarossa e di Faido, a giusta ragione,  possono ritenersi dei pionieri in questo ambito che permette di ridurre la spesa sanitaria, fatto che si riflette in un risparmio di ca. 1/3 sui costi di degenza, pur mantenendo una medicina di qualità.

Inoltre va tenuta presente l’importante funzione di “triage” dei pazienti che necessitano effettivamente di un trasferimento all’Ospedale regionale di riferimento, permettendo di non sovraccaricare ulteriormente i servizi del nosocomio maggiore.

Questi sono alcuni degli argomenti per i quali vi invitiamo, pure come Circolo medico Tre Valli, a sottoscrivere l’iniziativa per cure mediche ed ospedaliere di prossimità, il cui testo è scaricabile alla pagina ospedalidivalle/form.

* Presidente del Circolo medico Tre Valli.

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  • Apparso sul Corriere del Ticino di mercoledì 10 maggio 2013.

IL CIRCOLO MEDICO TRE VALLI SOSTIENE L’INIZIATIVA “PER CURE MEDICHE E OSPEDALIERE DI PROSSIMITÀ”

Il Circolo medico Tre Valli, riunitosi in Assemblea il 27.4.2017, ha deciso di sostenere in modo convinto l’INIZIATIVA PER CURE MEDICHE E OSPEDALIERE DI PROSSIMITÀ.

Queste le finalità:

– un’accessibilità alle cure mediche di base anche nelle regioni discoste, concretizzando finalmente l’articolo 117a) della Costituzione federale approvato dal popolo ticinese e svizzero a larga maggioranza il 18.5.2014, che recita “Nell’ambito delle loro competenze, la Confederazione e i Cantoni provvedono affinché tutti abbiano accesso a cure mediche di base sufficienti e di qualità. Entrambi riconoscono e promuovono la medicina di famiglia come componente fondamentale di tali cure”.

– una medicina di qualità a costi contenuti.

– Per mantenere i posti di formazione per i medici, creando i presupposti per installarsi sul territorio (dove abbiamo un medico ogni 720 abitanti, con una media ticinese di un medico ogni 250).

Invitiamo pertanto tutti coloro che condividono questi intenti a sottoscrivere l’INIZIATIVA PER CURE MEDICHE E OSPEDALIERE DI PROSSIMITÀ.

Il Presidente del CMTV
Dr.med. Moreno Guidicelli

Il Vicepresidente
Dr. Med. Sandro Bonetti
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