Iniziativa per cure mediche e ospedaliere di prossimità

Si parte con la nostra
Iniziativa per cure mediche e ospedaliere di prossimità

– per i nostri ospedali di valle
– per una medicina di base equa, accessibile a tutti e ovunque
– per medici di famiglia vicini ai bisogni della popolazione

La raccolta firme inizia sabato 1 aprile 2017

Abbiamo tempo due mesi per raccogliere 7’000 firme.

INVITO
a tutti gli amici e simpatizzanti, a chi vorrà dare una mano per la riuscita dell’iniziativa,ci troviamo

Lunedì 3 aprile 2017 alle ore 20.00
presso la Bibliomedia di Biasca (Via Lepori 9)

Discuteremo su come raggiungere l’obbiettivo delle 7’000 firme, su come organizzarci, su come raccogliere un po’ di fondi per la nostra azione.

Trovate il testo dell’iniziativa e i nomi dei promotori sulla pagina “Iniziativa popolare legislativa per cure mediche e ospedaliere di prossimità“.
Il formulario per la raccolta firma scaricabile sarà messo in linea il 1.o di aprile.

Associazione per gli ospedali di valle

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Iniziativa popolare legislativa per cure mediche e ospedaliere di prossimità

La raccolta firme per la nostra iniziativa parte il  1 aprile. Da tale data potrete scaricare da questo sito il formulatio ufficiale. Ecco ora per vostra informazione il testo, i nomi dei promotori e una lista degli argomenti

 Iniziativa popolare legislativa per cure mediche e ospedaliere di prossimità

I sottoscritti cittadini aventi diritto di voto in materia cantonale, richiamati gli artt. 37 della Costituzione cantonale e 116 e segg. della Legge sull’esercizio dei diritti politici (LEDP), chiedono al Gran Consiglio di varare al più presto una riforma legislativa fondata sui seguenti principi: 

1. Il Cantone, conformemente all’art.117a della Costituzione federale, assicura su tutto il territorio cantonale cure di base eque e, tramite i suoi ospedali regionali e di zona, cure acute stazionarie e ambulatoriali. Esso promuove la medicina di famiglia, le reti di cura integrate e la formazione dei medici di famiglia, segnatamente negli ospedali di zona.

2. Gli ospedali di zona e quelli che hanno la stessa tipologia di prestazioni assicurano:

– cure stazionarie acute (pacchetto base medicina interna e  geriatria)
– un Pronto soccorso tipo B  aperto 24 ore al giorno 7 giorni su 7
– servizi ambulatoriali
– la  presenza del personale medico-sanitario necessario.

Le dimensioni dei reparti stazionari acuti devono essere tali da garantire la qualità e l’appropriatezza delle cure.

3. Gli ospedali di zona devono pure essere centri di competenza e di formazione nell’ambito          delle cure stazionarie acute e ambulatoriali, della geriatria, delle cure palliative e della                riabilitazione.

Elenco dei promotori:

Martinoli Sebastiano, Comano – Bianchi Eva, Campo Blenio – Bonetti  Sandro, Dongio – Boscolo Lisa, Bellinzona – Buzzi Davide, Aquila – Carobbio Guscetti Marina, Lumino – Celio  Franco, Ambrì –  Christe-Pedrazzi Mariadele, Mairengo – Colombini Giuliana, Dongio – Corti Gianrico, Lugano  – Dandrea Ursula, Malvaglia – Domenighetti Gianfranco, Massagno — Ferrari Fernando, Dongio  – Fransioli Fabio, Airolo – Gendotti Gabriele, Faido – Giamboni  Gian Placido, Aquila –  Grandoni Pierfranco, Faido – Grassi Bruno, Faido – Grassi Caratti Devi, Faido –  Guidicelli Moreno, Biasca – La Mantia Gina, Olivone – Lazzarotto Franco, Biasca – Meregalli Paolo, Airolo – Mona Tiziana, Ambrì – Noseda Giorgio,  Morbio Inferiore – Pedrina Fabio, Airolo – Pronzini Matteo, Bellinzona – Ryser Daniele Novaggio –  Sartori-Lombardi Monica, Faido – Savary-Borioli Beppe, Russo – Sergi Giuseppe “Pino”, Bellinzona – Solèr Rossano, Faido

Perché firmare l’iniziativa
PER  CURE  MEDICHE   E  OSPEDALIERE  DI  PROSSIMITA’

Perché anche nel Cantone Ticino venga finalmente concretizzato l’articolo 117a della Costituzione federale, per la promozione della medicina di base e di famiglia, approvato del popolo il 18 maggio 2014 con l’87,7% dei voti.

Perché le cure di base devono essere accessibili a tutti, su tutto il territorio, in tempo utile anche nelle regioni discoste e senza svantaggiare persone anziane o disabili.

Perché gli ospedali di valle rispondono ai bisogni della popolazione,
sono vicini ai pazienti e alle loro famiglie,  affidabili e meno cari.

Perché le competenze acquisite, ad esempio la geriatria all’Ospedale di Acquarossa, vengano mantenute e promosse e non spostate altrove e affinché nuove competenze possano essere sviluppate.

Perché abbiamo bisogno di più medici di famiglia e personale di cura formati qui da noi. Gli ospedali di valle possono essere eccellenti posti di formazione.

PER UN’ADEGUATA PRESENZA MEDICA E OSPEDALIERA IN TUTTO IL CANTONE

Associazione per gli ospedali di valle, 6760 Faido,  cto. 69-623250-0
ind. postale: Via San Gottardo 71  6775 Ambrì    ass.ospedalivalle@gmail.com
https://ospedalidivalle.wordpress.com

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Due avvenimenti importanti per i nostri ospedali

    Nell’articolo “Associazione per gli ospedali di valle”, apparso nel numero di marzo della nostra Voce di Blenio, promettevamo di riferire maggiori dettagli nella pubblicazione successiva.

Una quarantina di persone si sono radunate lo scorso 8 marzo, alla Bibliomedia di Biasca, per costituire l’Associazione per gli ospedali di valle e per lanciare l’Iniziativa popolare legislativa per cure mediche e ospedaliere di prossimità.

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L’Ospedale Bleniese di Acquarossa (EOC)

Perché è nata l’Associazione per gli ospedali di valle? Il comitato “Pianificazione ospedaliera Così No” ha ritenuto fosse giunta l’ora di darsi un’organizzazione per poter facilitare i contatti e per rendere più trasmissibili le idee e le rivendicazioni della popolazione, rimanendo propositivi e aperti a una proficua collaborazione con le Autorità comunali e cantonali.
L’assemblea costitutiva ha votato lo statuto di quest’associazione che ha lo scopo di promuovere una medicina di prossimità sul territorio cantonale e di mantenere, in particolare nei Distretti di Leventina e di Blenio, gli ospedali che garantiscano le cure di base e di assicurare a tutta la popolazione le prestazioni adeguate e di qualità, elettive e di urgenza, in ambito stazionario e ambulatoriale.

Il comitato, “composto da un minimo di 5 a un massimo di 11 persone” è stato presto formato dal massimo consentito, infatti si è cercato di coinvolgere medici, politici e cittadini di differenti cerchie e, nel contempo, di rappresentare tutte le regioni toccate dal problema.
Nella carica di presidente è stata nominata Tiziana Mona di Ambrì, che è coadiuvata dai membri:
Sandro Bonetti, Dongio; Franco Celio, Ambrì; dr. Mariadele Christe, Mairengo; Giuliana Colombini, Dongio; dr. Moreno Guidicelli, Biasca; Devi Grassi Caratti, Faido; Gina La Mantia, Olivone; Matteo Pronzini, Bellinzona; Daniele Ryser, Novaggio e dr. Beppe Savary-Borioli, Russo.

Perché è nata l’Iniziativa popolare legislativa per cure mediche e ospedaliere di prossimità?
I risultati delle due votazioni del giugno 2016 hanno talmente ostacolato e sconvolto i piani, dicono, che le bocce sembrano proprio ferme e si teme il peggio: lo smantellamento degli ospedali di valle.
L’unica mossa che potrà portare una nuova ventata, è fare rivalsa sull’articolo costituzionale 117a sulla medicina di famiglia, approvato dal popolo nel 2014 e per il quale il Ticino non ha ancora fatto nulla, l’unico Cantone svizzero rimasto al palo.

Art. 117a Medicina di base:

  1. Nell’ambito delle loro competenze, la Confederazione e i Cantoni si adoperano a favore di una medicina di base di alta qualità accessibile a tutti. Entrambi riconoscono e promuovono la medicina di famiglia come componente fondamentale della medicina di base.
  2. La Confederazione emana prescrizioni sulla formazione e sul perfezionamento per le professioni della medicina di base, nonché sui requisiti per l’esercizio delle stesse.
  3. Essa può:
  4. partecipare all’elaborazione di basi volte a sviluppare ulteriormente e a coordinare la medicina di base;
  5. adottare misure volte a garantire la qualità delle prestazioni

Con l’iniziativa popolare legislativa per cure mediche e ospedaliere di prossimità si chiede al Gran Consiglio di varare al più presto una riforma legislativa fondata sui seguenti principi:

  1. Il Cantone, conformemente all’art.117a della Costituzione federale, assicura su tutto il territorio cantonale cure di base eque e, tramite i suoi ospedali regionali e di zona, cure acute stazionarie e ambulatoriali. Esso promuove la medicina di famiglia, le reti di cura integrate e la formazione dei medici di famiglia, segnatamente negli ospedali di zona.
  1. Gli ospedali di zona e quelli che hanno la stessa tipologia di prestazioni assicurano:

– cure stazionarie acute (pacchetto base medicina interna e  geriatria)
– un Pronto soccorso tipo B  aperto 24 ore al giorno 7 giorni su 7
– servizi ambulatoriali
– la  presenza del personale medico-sanitario necessario.

Le dimensioni dei reparti stazionari acuti devono essere tali da garantire la qualità e l’appropriatezza delle cure.

  1. Gli ospedali di zona devono pure essere centri di competenza e di formazione nell’ambito delle cure stazionarie acute e ambulatoriali, della geriatria, delle cure palliative e della riabilitazione.

Molti medici hanno aderito volentieri sia all’Associazione sia all’Iniziativa.

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L’ospedale di Faido (EOC)

Alcuni politici si sono risentiti perché i promotori non li hanno contattati, quando avrebbero potuto portare il loro contributo e appoggio. A parte il fatto che sono tuttora in tempo, si deve pur ammettere che per i promotori non era un passo automatico prendere contatto con gli schieramenti finora attivi sul fronte opposto, visto che i fautori di questa iniziativa sono gli stessi dell’iniziativa “Giù le mani dagli ospedali” e gli stessi che erano contro la modifica della legge ospedaliera nella primavera 2016.
Se davvero stavolta ci saranno comprensione e accettazione, l’obiettivo sarà più facile da raggiungere e la collaborazione partirà già dalla raccolta delle firme, lavoro impegnativo e non sempre piacevole.

Entro il 31 maggio si dovranno raccogliere almeno 7’000 firme!

Tutti gli interessati a dare un colpo di mano possono scrivere a ass.ospedalivalle@gmail.com
e chi vuole ottenere un’informazione aggiornata può far capo al sito ufficiale dell’associazione https://ospedalidivalle.wordpress.com

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L’Ospedale Malcantonese (Fond. Giuseppe Rossi)

Presentazione dell’Iniziativa popolare “per cure mediche e ospedaliere di prossimità”

Venite anche voi alla conferenza stampa organizzata dalla nostra associazione

mercoledì 29 marzo, alle ore 11.00, nella Casa Cavalier Pellanda di Biasca

per la presentazione dell’iniziativa popolare che abbiamo deciso di lanciare.

Interverranno
Prof.Dr.med Sebastiano Martinoli, primo firmatario
Marina Carobbio Guscetti, Consigliera nazionale
Dr.Moreno Guidicelli, presidente del Circolo medico Tre Valli

Introduzione e moderazione
Tiziana Mona, Presidente Associazione per gli ospedali di valle

Saranno presenti anche numerosi altri membri del gruppo promotore.
L’inizio della raccolta delle firme è previsto a partire dal prossimo 1. aprile.

In chiusura della conferenza sarà offerto un aperitivo.

Associazione per gli ospedali di valle

 

* Per contattare la nostra associazione, potete utilizzare il modulo CONTATTI

ASSOCIAZIONE PER GLI OSPEDALI DI VALLE

Il gruppo in difesa degli ospedali di valle esiste tuttora!
L’Associazione per gli ospedali di valle è nata ufficialmente in occasione dell’assemblea costitutiva, tenutasi a Biasca l’8 marzo.
Durante la serata, il comitato provvisorio, formato da Franco Celio, Gina La Mantia e Tiziana Mona, ha esposto ai presenti gli obiettivi che l’Associazione intende perseguire. Ne riferiremo più in dettaglio sul prossimo numero della Voce di Blenio.
La nuova Associazione è in sostanza emanazione del Comitato Tre Valli “Pianificazione ospedaliera Così No”, che, in occasione della votazione dello scorso 5 giugno, si era impegnato a fondo, ottenendo una imprevista vittoria a livello cantonale (54,6% di no) e più ancora nelle nostre valli, dove la percentuale di voti negativi aveva superato il 60%. Purtroppo, la volontà popolare ha incontrato, a livello ufficiale, il classico “muro di gomma”, scontrandosi con l’ostinazione governativa nel proseguire imperterrita nell’applicazione di una “pianificazione ospedaliera” che penalizza gli ospedali di Acquarossa e di Faido.
Per rafforzare il ruolo degli ospedali di zona ed evitarne il declassamento, la neonata Associazione ha deciso di lanciare un’iniziativa popolare dal titolo “Per una medicina di base in tutto il Cantone”, ritenendo che questa sia l’unica via percorribile. Più concretamente, si tratterebbe di attuare i princìpi enunciati nell’articolo costituzionale federale 117a sulla medicina di famiglia, approvato dal popolo nel 2014, ma rimasto lettera morta in Ticino, l’unico cantone in Svizzera a non aver ancora fatto niente in questo senso. Quindi con l’iniziativa, si vorrebbero non solo mantenere e migliorare le strutture attuali per Faido e Acquarossa (compreso un Pronto Soccorso aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7), ma fare degli ospedali di zona dei “centri di eccellenza” per la geriatria, la riabilitazione e le cure palliative, nonché per la formazione (postgraduata) dei medici di base.
Parallelamente si è costituito un gruppo di medici, di varia appartenenza politica, promotore di un’iniziativa “Per la qualità e la sicurezza delle cure ospedaliere”. Fra i due gruppi è prevista una fattiva collaborazione nella raccolta delle firme.
Tutti coloro che sono disponibili a collaborare a questo scopo, sono invitati a visitare il sito dell’Associazione, ospedalidivalle.wordpress.com, e la pagina facebook ufficiale della stessa, sulle quali si potranno reperire tutte le informazioni del caso.

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COMITATO dell’Associazione per gli ospedali di valle

Comitato:

– Presidente –
Gina La Mantia- Olivone

– Vice presidente –
.

– Segretario-cassiere –
Franco Celio – Ambrì

– Membri –
Rossano Solèr – Faido
Mariadele Christe – Mairengo
Giuliana Colombini – Dongio
Devi Grassi Caratti – Faido
Matteo Pronzini – Bellinzona
Beppe Savary – Borioli – Russo
Daniele Ryser – Novaggio

– Commissione di revisione –
Bruno Grassi, Faido
Fernando Ferrari, Dongio
supplente:
Ursula D’Andrea, Malvaglia

STATUTO dell’Associazione per gli ospedali di valle

STATUTO DELL’ASSOCIAZIONE PER GLI OSPEDALI DI VALLE

art. 1  L’Associazione per gli ospedali di valle (in seguito Associazione)  è un’associazione ai sensi degli art. 60 e segg. del Codice civile svizzero. Ha sede a Faido e ha durata illimitata.

art. 2  Essa ha per scopo:
la promozione di una medicina di prossimità sul territorio del Cantone Ticino
e il mantenimento, in particolare nei distretti di Leventina e di Blenio, di ospedali che garantiscano le cure di base e, a tutta la popolazione, prestazioni adeguate e di qualità, elettive e di urgenza, in ambito stazionario e ambulatoriale.

art. 3  Organi dell’Associazione sono:
– l’assemblea dei soci
– il comitato
– la commissione di revisione dei conti

art 4  Sono soci dell’Associazione le persone fisiche e giuridiche che ne condividono gli scopi e sono in regola con il pagamento della quota sociale.

art. 5  L’assemblea dei soci si riunisce in seduta ordinaria una volta all’anno, entro il 30 novembre. Votazioni ed elezioni avvengono di regola per alzata di mano, salvo diversa decisione dell’assemblea stessa. Ogni socio (persona fisica o giuridica) ha diritto a un voto.
Le decisioni sono prese a maggioranza semplice dei presenti, ad eccezione delle modifiche statutarie, per le quali è richiesta una maggioranza dei 2/3.
Un’assemblea straordinaria può essere convocata su decisione del comitato, dall’assemblea ordinaria o su richiesta di 1/5 dei soci.

art. 6   L’assemblea:
– elegge il (o la) presidente dell’associazione, il comitato e la commissione di revisione
– prende conoscenza e discute il rapporto del comitato
– dà scarico dell’attività
– approva il conto economico, il bilancio, il preventivo e il consuntivo dell’Associazione
– stabilisce le tasse annuali, che possono essere differenziate tra persone fisiche e giuridiche
– decide su ev. proposte di esclusione di soci
– delibera su ogni altro oggetto previsto all’ordine del giorno.

art. 7  Il comitato è composto da un minimo di 5 a un massimo di 11 persone, resta in carica due anni ed è rieleggibile.

art. 8.   Il comitato dirige l’Associazione. Ne cura l’attività e gli interessi, in conformità agli scopi sociali. Esegue le decisioni dell’assemblea, ripartendo i compiti fra i propri membri. Decide sugli affari correnti e sulle domande di ammissione di nuovi soci. Esso può decidere l’ev. iscrizione dell’Associazione a Registro di commercio, qualora lo ritenga necessario alla tutela degli scopi sociali. Ha inoltre tutte le competenze che non siano espressamente attribuite, per legge o da statuto, ad altri organi.

art. 9  L’Associazione è rappresentata dalla firma collettiva del (o della) presidente e  di un altro membro di comitato.

art. 10  Il Comitato può conferire al/alla cassiere/a il diritto di firma individuale per gli oggetti di natura finanziaria.

art.11  Le dimissioni dalla carica di presidente o di membro del Comitato sono da comunicare per iscritto al Comitato stesso, entro il 30 settembre di ogni anno e sono effettive dal 30 novembre successivo.

art. 12  La Commissione di revisione dei conti è formata da due membri e un supplente,  nominati dall’assemblea anno per anno e rieleggibili. Essa presenta all’assemblea il proprio rapporto.

art. 13  Il patrimonio sociale dell’Associazione è costituito:
–  dalle quote annuali dei soci
– da eventuali altre entrate

art. 14  L’Associazione risponde dei propri obblighi unicamente con il patrimonio sociale. E’ esclusa ogni responsabilità personale dei soci.

art. 15  Lo scioglimento dell’Associazione è deciso dall’assemblea convocata appositamente a questo scopo. Richiede l’approvazione di almeno 2/3 dei presenti, che decideranno pure della destinazione di attivi e passivi.

art. 16  Modifiche agli Statuti potranno parimenti essere decise solo a maggioranza di almeno i 2/3 dell’assemblea convocata, tra l’altro, a questo scopo.

Art. 17 Per qualunque lite che dovesse nascere nell’ambito dell’Associazione, è competente il foro giudiziario di Faido.

Si costituisce l’Associazione per gli ospedali di valle.

A Biasca, mercoledì 8 marzo 2017, è prevista l’Assemblea costitutiva dell’Associazione per gli ospedali di valle.
Il Comitato Tre Valli che si era impegnato contro la modifica della legge ospedaliera, nettamente respinta dal popolo lo scorso giugno, intende proseguire la propria attività contro il declassamento in corso degli ospedali di valle, specie Faido e Acquarossa. Constatato come, a dispetto del chiaro verdetto popolare, l’EOC e il Governo continuino a fare come nulla fosse, detto comitato intende ora trasformarsi in Associazione e proporre un’iniziativa popolare mirante ad assicurare un futuro agli ospedali stessi.
L’incontro, aperto a tutti gli interessati, avrà luogo mercoledì 8 marzo, alle ore 20.00, alla Bibliomedia di Biasca (via Giuseppe Lepori 9).